Cronotermostato: come funziona? Ecco cosa sapere

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Cronotermostato: come funziona? Ecco cosa sapere

Guida completa al cronotermostato: come funziona e quali vantaggi offre

Cerchi una soluzione per l’impianto di riscaldamento e raffreddamento che offra una gestione intelligente dello stesso per risparmiare in bolletta? Un’opzione è rappresentata dal cronotermostato: un dispositivo sempre più utilizzato nelle abitazioni moderne, apprezzato per la sua capacità di migliorare il comfort e ottimizzare i consumi energetici.

Si tratta di un termostato programmabile che permette di regolare la temperatura dell’ambiente in base a fasce orarie, preferenze personali e, in alcuni casi, anche in base alle condizioni esterne. Questa programmazione aiuta a mantenere la casa alla temperatura ideale, evitando sprechi di energia.

Scopriamo di più sul cronotermostato, come funziona e quali tipologie sono disponibili sul mercato.

Come funziona un cronotermostato?

Per capire come funziona un cronotermostato, è importante conoscere i principi alla base della sua programmazione: questo strumento, a differenza di un termostato tradizionale, consente di impostare una temperatura diversa in vari momenti della giornata, come al mattino, durante le ore di lavoro, alla sera o durante la notte. Una funzionalità che permette di avere un ambiente confortevole quando necessario e ridurre il riscaldamento o la climatizzazione nelle ore in cui la casa è vuota.

Ecco le principali modalità di regolazione:

  • Programmazione giornaliera e settimanale. La maggior parte dei cronotermostati permette di impostare programmi giornalieri e settimanali per adattare la temperatura ai tuoi ritmi. Ad esempio, puoi programmare una temperatura più alta nelle ore notturne o quando sei a casa, per poi diminuirla al mattino o quando sei fuori.
  • Modalità manuale e automatica. Oltre alla programmazione, il cronotermostato consente di selezionare una modalità manuale, per regolare la temperatura in modo istantaneo, e una modalità automatica, per mantenere il programma impostato.
  • Funzione antigelo. Alcuni modelli includono una funzione antigelo, che attiva automaticamente il riscaldamento quando la temperatura scende sotto un certo livello: ciò previene il congelamento dell’impianto in caso di assenza prolungata.
  • Regolazione in base alla temperatura esterna. Nei modelli più avanzati, il cronotermostato può adattare la temperatura interna in base alle condizioni esterne: i consumi vengono, così, ulteriormente ridotti nei giorni più miti e viene massimizzato il comfort.

Ecco le varie tipologie di cronotermostato e le loro caratteristiche

La scelta del cronotermostato dipende dalle esigenze specifiche, dal budget e dal livello di controllo desiderato: ne esistono diverse tipologie, ciascuna con specifiche funzionalità che li rendono più o meno adatti alle diverse esigenze e stili di vita.

Ecco, allora, le principali tecnologie a disposizione:

  • Cronotermostati analogici. Sono i modelli più semplici, dotati di manopole o levette per impostare temperature e fasce orarie. Pur essendo facili da usare, offrono meno precisione rispetto ai modelli digitali.
  • Cronotermostati digitali. Dotati di display, questi modelli permettono una programmazione più precisa e una maggiore flessibilità. Sono ideali per chi desidera personalizzare i programmi giornalieri e settimanali.
  • Cronotermostati smart. I modelli smart rappresentano l’ultima frontiera della tecnologia per il controllo della temperatura: possono essere controllati da remoto tramite smartphone o assistenti vocali. Ciò li rende perfetti per chi desidera gestire la temperatura da qualsiasi luogo, programmando il riscaldamento o la climatizzazione anche fuori casa.

Rispetto delle normative per l’uso del cronotermostato

Anche se il cronotermostato consente di impostare temperature e orari personalizzati per il riscaldamento, è fondamentale utilizzarlo nel rispetto delle normative vigenti: infatti, in Italia, l’accensione degli impianti di riscaldamento è regolata dal D.P.R. 74/2013, che stabilisce fasce orarie e periodi specifici per ciascuna zona climatica, anche se i Comuni possono emettere ordinanze che modificano le date di accensione o spegnimento in base alle condizioni locali.

Inoltre, esistono limiti di temperatura da rispettare: la normativa prevede che la temperatura massima interna non superi i 19 °C, con una tolleranza di +2 °C per abitazioni, uffici e luoghi pubblici. Per gli edifici industriali e artigianali, il limite è fissato a 18 °C, con la stessa tolleranza.

Superare i limiti di temperatura, orari o periodi consentiti può comportare sanzioni amministrative che vanno da 500 a 3.000 euro, come previsto dall’articolo 15 del Decreto Legislativo 192/2005.

Per evitare problemi, è consigliabile programmare il cronotermostato in modo da rispettare sia le temperature che gli orari stabiliti dalla legge. In caso di dubbi, è sempre utile consultare il regolamento del proprio Comune o affidarsi a un professionista per garantire un utilizzo corretto e conforme alle disposizioni vigenti.

Perché scegliere un cronotermostato per la tua casa

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