Manutenzione condizionatore: ogni quanto va fatta per prevenire i guasti

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Manutenzione condizionatore: ogni quanto va fatta per prevenire i guasti

Perché è importante la manutenzione del condizionatore e ogni quanto va fatta?

Per avere un sistema di refrigerazione efficiente e duraturo è fondamentale prendersene cura. Controllare il condizionatore regolarmente significa prevenire guasti e malfunzionamenti, ridurre i consumi energetici, abbattere i costi, e inquinare di meno.

Oltre ai diversi vantaggi tangibili che si hanno con il check-up costante dell’apparecchio, la legge italiana è molto rigida su questo tema e obbliga ad eseguire una serie di operazioni sul condizionatore, indicando anche le tempistiche.

In questo articolo proviamo a spiegare la manutenzione del condizionatore ogni quanto va effettuata, sia per ridurre il rischio di imprevisti che per evitare contravvenzioni.

Ecco cosa dice la legge: la manutenzione del condizionatore ogni quanto bisogna farla?

Chiunque possieda un condizionatore è tenuto, secondo la normativa vigente, a conservare il libretto (D.M. 10 Febbraio 2014) e ad eseguire dei controlli periodici all’apparecchio per verificarne l’efficienza energetica.

L’obbligo della manutenzione è normato dall’articolo 8 del D.P.R. 74/2013, che prevede l’obbligo di revisione per gli impianti con potenza termica superiore a 12kW, almeno una volta l’anno.

La manutenzione ordinaria dei condizionatori non può essere effettuata autonomamente, neanche da chi ha competenze in materia, ma deve essere eseguita da un tecnico abilitato dalla Camera di Commercio di appartenenza e autorizzato a rilasciare apposita attestazione.

I vantaggi della manutenzione ordinaria ai condizionatori

A stabilire la manutenzione del condizionatore ogni quanto va fatta è la normativa in materia di gas fluorurati. Ma perché è così importante effettuare controlli regolari all’impianto?

Le ragioni che ci spingono a non trascurare la manutenzione ordinaria dei condizionatori sono molteplici. Di seguito elenchiamo i principali:

  • Aria più salubre. Se non vengono sottoposti a controlli frequenti, i condizionatori possono peggiorare la qualità dell’aria che respiriamo. I filtri del condizionatore, quando si sporcano e si riempiono di polvere, diventano un accumulo di germi, batteri, polveri sottili, muffe e agenti patogeni. La pulizia dei filtri è fondamentale affinché l’aria che viene immessa in casa sia libera dalle impurità provenienti dall’esterno.
  • Meno rumori. Se i filtri e le unità interna ed esterna sono puliti, il condizionatore è di conseguenza più silenzioso. Lo sporco fa sì che il motore vada sotto sforzo e dunque faccia più rumore mentre lavora.
  • Efficienza energetica. L’aria passa più facilmente attraverso il condizionatore se i filtri non sono ostruiti da polvere e altri residui. L’apparecchio funziona in modo più efficiente, il motore si sforza di meno e consuma meno energia.
  • Più sostenibilità. La manutenzione ordinaria dei condizionatori fa sì che gli apparecchi utilizzino meno energia. Abbassando i consumi si riducono anche le emissioni, nocive per l’ambiente.
  • Maggiore durata: Un condizionatore revisionato regolarmente ha meno probabilità di guastarsi e dunque smettere di funzionare.

Manutenzione del condizionatore: ogni quanto farla e a chi affidarsi?

Dopo aver spiegato perché è importante fare un controllo periodico dell’impianto, vediamo ora a chi puoi affidare la manutenzione del tuo condizionatore e ogni quanto chiamare il tecnico.

La manutenzione ordinaria dei condizionatori va fatta per legge almeno una volta l’anno (DL 192/2005 – DPR 74/2013 -UE 2016/426). In caso di mancata manutenzione, si è soggetto a sanzioni previste dall’art. 15 del d.lgs. 192/2005 che vanno dai 500 ai 3.000 euro a carico di proprietario, conduttore, amministratore di condominio o terzo responsabile.

Infine, per la manutenzione dei tuoi impianti, ti consigliamo di rivolgerti a una ditta certificata, come Kalorplus, da anni punto di riferimento per gli impianti di refrigerazione e riscaldamento.

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