Quanto dura l'acqua calda nello scaldabagno? Ecco come risparmiare energia

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Quanto dura l'acqua calda nello scaldabagno? Ecco come risparmiare energia

Guida al consumo intelligente: quanto dura l’acqua calda nello scaldabagno e quanto tenerlo accesso

Qual è l’elettrodomestico più utilizzato nelle case degli italiani? Ebbene sì, lo scaldabagno! Non tutti sanno che rappresenta anche la causa di maggior consumo di energia di una famiglia ed è in grado di incidere con un peso importante nelle bollette domestiche.

È fondamentale per questo conoscere il suo funzionamento e usare alcune accortezze nell’utilizzo. Ad esempio, ti sei mai chiesto quanto dura l’acqua calda nello scaldabagno e quanto tempo va tenuto acceso? Sono quesiti fondamentali a cui è bene dare delle risposte precise ed esaustive per poter fare un uso intelligente di questo elettrodomestico.

Per fortuna, ci sono alcuni accorgimenti da seguire che permettono di ottimizzare i consumi ein questo articolo te li sveleremo tutti.

Come funziona lo scaldabagno

Lo scaldabagno funziona secondo un principio molto semplice, ovvero, riscaldare l’acqua nel serbatoio tramite la resistenza e farle raggiungere una temperatura ottimale grazie ad un termostato. La temperatura massima che l’acqua può raggiungere è di 100°, mentre il tempo che ci mette per raggiungere questo punto varia a seconda di alcuni fattori, come il posto in cui si vive e il periodo dell’anno in cui ci si trova.

Come capire se si sta utilizzando lo scaldabagno in modo scorretto? Se si notano aumenti ambigui delle spese in bolletta, è probabile che vi sia una dispersione termica tra l’acqua riscaldata e l’ambiente esterno. E allora come rimediare? Il fattore principale è il tempo di accensione dello scaldabagno, bisogna spegnerlo quando non è più necessario il suo utilizzo e accenderlo solo quando serve per riscaldare l’acqua utile, ma vediamo in modo più approfondito alcuni consigli su come ottimizzarne l’uso.

7 consigli utili per ottimizzare i consumi dello scaldabagno

Ogni elettrodomestico consuma in modo diverso, ma se non si è coscienti del corretto impiego, i consumi in bolletta possono aumentare notevolmente, come nel caso dello scaldabagno. Molte persone non sanno come utilizzarlo, se tenerlo sempre acceso, spegnerlo all’occorrenza, dove posizionarlo e che temperatura massima impostare. Innanzitutto, è necessario capire quanto dura l’acqua calda nello scaldabagno. Il tempo in media è due o tre ore in base alla capacità di contenuto dell’apparecchio, oltre questo tempo è logico immaginare che se il dispositivo viene tenuto acceso (ad esempio per tutta la giornata) è uno spreco inutile di energia, perché la resistenza e il termostato si trovano a lavorare costantemente.

Ecco alcuni consigli utili per risparmiare e utilizzare lo scaldabagno in modo più green e smart:

  • Regolare il termostato: per evitare sprechi di energia impostare la temperatura intorno ai 50° nei mesi invernali e 40° in quelli estivi.
  • Evitare gli sprechi di energia: lo scaldabagno consuma in base alla quantità di acqua utilizzata. Per abbattere i costi ed assumere un comportamento eco-friendly, è necessario utilizzare l’acqua in modo intelligente, per esempio preferendo la doccia al bagno.
  • Installare i riduttori di flusso: fissare i riduttori di flusso per gestire meglio il getto d’acqua in uscita, in questo modo è possibile salvare il 40% dell’acqua calda.
  • Installare un interruttore a tempo: è un interruttore da posizionare direttamente sulla presa di corrente, spegne lo scaldabagno quando non viene utilizzato, ma assicura acqua calda nelle ore prescelte.
  • Scegliere la giusta grandezza: è importante decidere quale scaldabagno acquistare e di quali dimensioni, in base alle proprie esigenze. È importante ricordare che più l’elettrodomestico è grande, maggiori saranno le risorse impiegate.
  • Posizionare lo scaldabagno in modo corretto: la sua collocazione deve essere sempre vicina a dove dovrà essere utilizzato, quindi lavatrice, vasca e rubinetti, in quanto, durante il passaggio nei tubi, l’acqua disperde calore, per cui è bene accorciarne la distanza. È necessario, inoltre, evitare di posizionare l’elettrodomestico vicino a pareti fredde e umide o vicino a finestre, al fine di evitare la dispersione termica.
  • Curare la manutenzione: è essenziale porre particolare attenzione alla manutenzione dello scaldabagno, in quanto, spesso accade che si crei un accumulo di calcare sulla resistenza che provoca molti disagi, quali l’aumento del tempo per riscaldare l’acqua e i costi in bolletta più elevati. In questi casi è necessario chiamare tempestivamente un tecnico per risolvere il problema.
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L’importanza dell’assistenza e della manutenzione

Seguendo questi consigli, noterai sin da subito quanto dura di più l’acqua nello scaldabagno e come ottenere una resa migliore in termini di consumi in bolletta e prestazioni.

Per allungare la vita al tuo apparecchio è importante fare la manutenzione dello scaldabagno e conoscerne tutte le regole per vivere in sicurezza. In caso di perdite o diminuzione di produzione di acqua sanitaria, chiedi aiuto a dei tecnici specializzati. Se ti trovi a Roma puoi rivolgerti a Kalorplus, forniamo un’assistenza completa e costante per assicurarti sempre ottime prestazioni, inoltre, i nostri operatori sono disponibili 7 giorni no stop per darti tutte le informazioni di cui hai bisogno.

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