Come funziona l'Ecobonus per la sostituzione della caldaia condominiale

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Come funziona l'Ecobonus per la sostituzione della caldaia condominiale

Ecobonus e caldaia condominiale: ecco i requisiti per accedere alle agevolazioni

La vecchia caldaia condominiale si rompe spesso e richiede sempre più interventi di manutenzione? Non esiste periodo migliore di questo per sostituirla. I condomini intenzionati ad eseguire questo intervento possono, infatti, usufruire di un importante agevolazione: l’Ecobonus per la sostituzione della caldaia condominiale. Si tratta di una detrazione fiscale che permette di installare un nuovo impianto di climatizzazione invernale, usufruendo di un bonus che può arrivare anche al 110%.

Agevolazioni variabili per l’Ecobonus e la caldaia condominiale

L’Ecobonus per la sostituzione della caldaia condominiale,inserito nel Decreto Rilancio, è valido per tutto il 2021 ed è stato prolungato fino al 31 dicembre 2022 per i condomini civilistici. Permette di usufruire di agevolazioni variabili in base alla tipologia di intervento che si va ad effettuare e consente una detrazione pari al:

  • 50% in caso di un intervento di ristrutturazione
  • 65% se l’intervento consente un risparmio energetico
  • 110% se il vecchio impianto di riscaldamento viene sostituito da un impianto nuovo che consente il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio, come dimostrato dall’APE eseguita prima e dopo i lavori.

Tutte le regole per usufruire dell’agevolazione al 110%

Esiste la possibilità di beneficiare anche di una detrazione maggiore, con il superbonus al 110%:

  • con detrazione in 5 anni di rate di pari importo
  • richiedendo lo sconto in fattura
  • con la cessione del credito d’imposta maturato.

Le regole per ottenere il beneficio sono elencate in una guida pubblicata dall’Agenzia delle Entrate in data 24 luglio 2020. I lavori legati all’Ecobonus per la caldaia condominiale al 110% interessano le parti comuni degli edifici. È possibile sostituire i vecchi impianti di climatizzazione invernale con impianti centrali che, oltre al riscaldamento, possono prevedere il raffrescamento, questo in caso si installino pompe di calore reversibili che possono anche essere destinate alla produzione di acqua calda.

I nuovi impianti centralizzati devono essere a condensazione non meno della classe A e a pompa di calore (anche impianti geotermici o ibridi). Installare una caldaia a condensazione non è, però, sufficiente per incrementare di due classi l’efficienza energetica dell’edificio, in quanto, questo tipo di impianto utilizza gas metano, mentre la classe energetica si lega a fonti di energia rinnovabile.

Per usufruire del bonus e migliorare la classe energetica dell’edificio è quindi necessario affiancare lavori di efficientamento, quali:

  • isolamento termico dell’edificio con insufflaggio delle pareti o cappotto termico e sostituzione dei vecchi infissi con modelli a risparmio energetico
  • installazione di un impianto solare termico
  • installazione di un impianto fotovoltaico.

Nel caso in cui non sia possibile soddisfare i requisiti richiesti, ci sono molti altri bonus per il miglioramento della classe energetica, tra i quali l’Ecobonus per la caldaia condominiale al 65%.

Se vuoi usufruire dell’Ecobonus per la caldaia, contattaci! Ti aiuteremo a orientarti tra i vari requisiti richiesti per accedere alle agevolazioni fiscali e a scegliere tra le migliori caldaie.