Normativa in materia di manutenzione condizionatori: a chi spetta?
La manutenzione ordinaria è un’operazione imprescindibile per assicurare al tuo condizionatore efficienza, performance e affidabilità. Puoi ridurre infatti al minimo il rischio di guasti improvvisi se esegui dei controlli a cadenza regolare sul tuo apparecchio. E anche la bolletta ne risente positivamente, perché un impianto che funziona regolarmente consuma molto meno di uno che ha qualche problema.
Su questo argomento, però, ci sono alcuni punti che è opportuno chiarire. Uno di questi riguarda le case in affitto. In particolare, vediamo in questi contesti la manutenzione dei condizionatori a chi spetta. Citando gli articoli della normativa vigente, proveremo a capire se la spesa per il check-up degli impianti è a carico del locatario o del locatore.
In cosa consiste la manutenzione dei condizionatori
Prima di addentrarci nella normativa che stabilisce la manutenzione dei condizionatori a chi spetta, vediamo in cosa consiste questa operazione e quando deve essere eseguita.
Abbiamo spiegato che la manutenzione dei condizionatori contribuisce a rendere l’impianto più efficiente, ma è anche un modo per prolungare la sua vita. Ecco alcune operazioni fondamentali:
- Pulizia filtri: questa parte del condizionatore è soggetta ad accumulo di polvere, peli e altre particelle. Una negligenza su questo aspetto potrebbe inficiare la salubrità dell’aria.
- Rimozione detriti dalle bobine dell’evaporatore e dal condensatore: in questa parte del condizionatore si accumula molta sporcizia e questo riduce le performance dell’impianto. Vanno pulite, con un detergente specifico utilizzando strumenti adeguati, almeno una volta l’anno.
- Controllo del drenaggio: se il tubo è ostruito o intasato perché, l’acqua potrebbe danneggiare l’unità.
- Controllo delle parti elettriche: collegamenti elettrici, cavi e interruttori devono essere in buono stato. Se si riscontrano problemi, per evitare danni seri, è necessario intervenire tempestivamente.
- Verifica del livello del gas refrigerante: questa sostanza, fondamentale per il funzionamento del condizionatore può scendere sotto il suo livello standard in caso di perdite. In questo caso è opportuno chiamare un tecnico.
- Pulizia dell’ambiente circostante: liberare l’area intorno all’unità esterna da ostacoli, come foglie, detriti o altri elementi che potrebbero ostacolare il corretto funzionamento dell’impianto.
È sempre buona norma seguire le linee guida specifiche del produttore riguardo alla manutenzione corretta dell’apparecchio. Va detto che il fai da te sui climatizzatori è assolutamente vietato per legge e, per questo tipo di operazioni, va sempre contattato un tecnico specializzato, che abbia conseguito il patentino FGAS, secondo quanto previsto dal D.P.R. n. 146 del 16 novembre 2018 e il Regolamento UE 517/2014.
La frequenza della manutenzione ordinaria dei condizionatori dipende dal modello di impianto che hai installato. Di solito però è consigliabile eseguirla almeno una volta, prima che si accendano, all’inizio dell’estate. Meglio se vengono sottoposti a controllo almeno una volta l’anno per i privati. Per gli esercizi commerciali, invece, la manutenzione deve essere anche più frequente. Secondo il DPR 74/3012, il controllo obbligatorio dell’efficienza energetica va fatto ogni 2 o 4 anni, a seconda del tipo di condizionatore.
Manutenzione condizionatori: ecco a chi spetta
Dopo aver parlato del controllo degli impianti di climatizzazione e sottolineato, secondo la legge, chi è autorizzato ad eseguire le operazioni, vediamo ora la manutenzione dei condizionatori a chi spetta.
Anche in questo caso, la legge è chiara. Come stabilisce l’art. 1576 del codice civile, tutta la manutenzione ordinaria è a carico dell’inquilino. Il conduttore, invece, è tenuto a sostenere gli oneri della manutenzione straordinaria.
La responsabilità di queste operazioni può però variare a seconda delle circostanze e delle disposizioni contrattuali.
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